Tornano gli Incontri d'autore organizzati dalla Biblioteca comunale.

L'ospite di questa sera è Nicola Fiorin che presenta il libro Il figlio dell'assassino.

Un giovane architetto di grido uccide a colpi di pistola un ladro che ha aggredito sua moglie incinta dopo essersi introdotto nella loro abitazione. Sembra un caso evidente di legittima difesa che non dovrebbe impegnare troppo Angelo della Morte, incaricato di difendere l'uomo eppure… eppure Lorena Locatelli, una giovane Piemme, idealista e determinata, costretta a scontrarsi con un capo pigro e devoto alla religione delle “cose semplici è convinta che la versione resa dalla coppia sia falsa e che la morte del ladro nasconda un omicidio accuratamente pianificato. Un adolescente si presenta allo studio legale Della Morte, chiedendo del titolare: sua madre, prima di morire, gli ha raccomandato, semmai un giorno si fosse trovato nei guai con la legge, di rivolgersi all'avvocato con quel nome strano che aveva frequentato in gioventù prima che lei sparisse misteriosamente dicendo che si sarebbe trasferita a Londra Un'avventura senza esclusioni di colpi in cui ognuno pare inseguire non la verità ma la versione della verità che più gli fa comodo, attraverso un viaggio tra le umane fragilità e miserie ma anche attraverso i sentimenti più profondi dell'anima i suoi slanci più nobili. Sullo sfondo una Brescia inquieta e opulenta, schiacciata tra le pressioni della politica e quelle dei media, sotto il cui profilo si allunga, inquietante, l'ombra della criminalità organizzata. 

Nicola Fiorin (09.03.1976) vive e lavora a Brescia, dove esercita la professione di avvocato penalista. Scrive libri da quando ha nove anni e ama il rock, i budini al cioccolato e l’Inter, non necessariamente in quest’ordine. “Com’è terribile questa nostra sorte” è il quinto romanzo della serie dedicata all’avvocato Angelo Della Morte.

Dei suoi romanzi, Arpeggio Libero ha pubblicato “Lentamente muore” (2012), “Il migliore dei mondi possibili” (2013), “Il canto delle sirene” (premio Tantucci 2014), e “Il tredicesimo arcano” (2017). Ha scritto inoltre “Il lupetto confuso” (2018), una fiaba dedicata ai bambini figli di genitori separati. Collabora con tutti i quotidiani della sua città e ha un suo programma per la radio, dedicato agli scrittori clandestini.  Di sé dice: “Scrivere è come respirare: un atto semplice e complesso allo stesso tempo, ma, soprattutto, vitale. Scrivo per vivere e vivo per scrivere”.

Pubblico adulto.

Gratuito